“INSIEME PER LA GIFTEDNESS" II edizione

La settimana di sensibilizzazione è organizzata dall’Associazione APICI’-APS di Reggio Calabria

Una settimana di attività ed eventi, in presenza e online, dal 13 al 20 ottobre 2023, dedicata alla giftedness.

Aiutare bambini e ragazzi plusdotati, supportare le famiglie, valorizzare e far emergere il talento e il potenziale è lo scopo dell’associazione “Apicì – Associazione per la giftedness e l’eccezionalità multipla”, che quest’anno festeggia il suo “secondo compleanno”.

Due anni di iniziative, corsi, formazione, attività di divulgazione, collaborazione con scuole e università.

Un percorso di consapevolezza, ma anche di studio e ricerca che coinvolge non solo i ragazzi e le loro famiglie, ma anche docenti, psicologi e professionisti che da anni lavorano  “Insieme per la Giftedness”.

Nell’ambito dell’iniziativa l’Associazione consegnerà l’annuale premio “Amico della Giftedness”.

Avv. Ida Arcadu, Presidente di Apicì
apc dsa mascheramento compensazione fatica

LA DOPPIA FATICA DELLA DOPPIA ECCEZIONALITA'

Negli APC che presentano contemporaneamente uno o più DSA, a meno che i DSA non siano di grado particolarmente severo, le capacità cognitive permettono di mettere in atto strategie compensatorie che, non solo non risultano mai totalmente efficaci, ma tendono a non essere più sufficienti all'aumentare della complessità dei compiti e che, comunque, nella messa in atto affaticano molto il soggetto. In questi ragazzi, le peculiari caratteristiche emotive e di sensibilità e la tendenza ad una forte reattività generano una accresciuta intensità di sentimenti negativi (vedi concetto di ipereccitabilità di Dabrowski). Nei bambini e nei ragazzi in cui sia presente un Disturbo Specifico dell'Apprendimento associato alla plusdotazione, possono verificarsi tre diverse eventualità. Nella prima eventualità l'alto potenziale può mascherare il disturbo dell'apprendimento. Ad esempio, nel caso della dislessia, la competenza di decodifica della lettura può essere abbondantemente compensata dalla padronanza lessicale e dalle capacità inferenziali di raccolta delle informazioni. Questo significa che la lettura procede in maniera lessicale, aggirando le competenze fonologiche e ortografiche. Ne risulta che il disturbo non emerge, dal momento che le difficoltà sono compensate dalle elevate capacità cognitive. Ciò significa che la lettura potrà risultare sostanzialmente corretta, anche se non sempre fluida e con qualche errore che non compromette il significato (ad esempio cambio di desinenze dei verbi oppure sostituzione singolare/plurale), mentre facilmente la comprensione del testo potrà essere conservata. In un secondo caso può verificarsi l'opposto, ovvero il DSA può mascherare l'alto potenziale. Quando questo si verifica, le difficoltà in uno o più campi vengono compensate dal cognitivo ma non consentono al ragazzo di distinguersi. Avviene, così, che il ragazzo faccia molta fatica a gestire tempi e ritmi di lavoro e spesso venga assalito dalla demotivazione. Se molti plusdotati hanno una lettura precoce, non è questo il caso. Spesso questi bambini non manifestano competenze linguistiche precoci e possono manifestare, specialmente nei primi anni di vita, delle alterazioni fonologiche. L'effetto della fatica e del calo di autostima e autoefficacia ricade sul comportamento e può manifestarsi nel rifiuto a svolgere i compiti, in un atteggiamento oppositivo e evitante, portando ad una sostanziale chiusura. L'osservazione di alcuni atteggiamenti può aiutare ad identificare gli alunni sottoperformanti: pur non trattandosi di indizi specifici possono costituire un campanello d'allarme. Spesso questi ragazzi non riescono a gestire la propria giornata o il proprio materiale scolastico - magari dimenticandolo a casa oppure portando il materiale necessario per una materia diversa - mettendo in evidenza difficoltà organizzative; potrebbero, a causa del basso senso di autoefficacia, rifuggire il confronto e la competizione rinunciando a prendere iniziative, assumendo dei rischi, mostrando passività e mancanza di perseveranza. Questo può sfociare in un atteggiamento negativo nei confronti della scuola nel suo complesso, arrivando fino a consolidare forme di resistenza e un atteggiamento oppositivo, arrivando fino al rifiuto di frequentare la scuola. Infine può verificarsi una terza eventualità, ovvero il caso in cui le due condizioni si mascherino a vicenda: gli studenti hanno un rendimento nella media e non mostrano particolari abilità cognitive. All'apparenza risultano studenti assolutamente nella media sia per quanto riguarda le capacità che per quanto riguarda il rendimento. L'enorme sforzo effettuato per compensare i disturbi, se da un lato li porta a raggiungere un rendimento sostanzialmente buono, dall'altro assorbe talmente tanto le loro energie che non permette loro di mostrare le loro capacità cognitive. Quest'ultimo caso è il più difficile da individuare e riconoscere: mentre nei primi due casi esistono dei campanelli d'allarme che possono far sorgere il dubbio di trovarsi di fronte ad un caso di doppia eccezionalità, in quest'ultimo caso ogni aspetto riguardante il ragazzo sembra rientrare nella norma. Spesso questi ragazzi vivono una storia personale fatta di ansia, scarsa autostima e scarso senso di autoefficacia non riuscendo a comprendere il motivo per cui ogni attività scolastica costi loro una fatica molto maggiore che ai loro compagni e, contemporaneamente, come sia possibile che questo succeda quando loro capiscono velocemente i concetti e giungono a soluzioni molto più rapidamente dei compagni. Io ritengo che l'unico modo per identificare quest'ultimo tipo di studenti doppiamente eccezionali consista nell'osservazione e nel confronto, nella costruzione di una relazione interpersonale che consenta al ragazzo di esprimersi liberamente e lasciare modo ai suoi pensieri più complessi e profondi di emergere, liberi dal peso delle difficoltà.
Prof.ssa Giovanna Riso
doppia eccezionalità

Il nostro incontro con la doppia eccezionalità - il racconto di una famiglia,  anno 2015.



Siamo Livia e Lorenzo genitori di Paolo, bambino gifted di 11 anni. Siamo approdati al percorso di valutazione all'ingresso di nostro figlio alla prima media (esperienza a dir poco traumatica per tutti noi ), dopo anni di tentennamenti e di incertezze che ci portavano a vedere nostro figlio diverso dagli altri. Per una sorta di protezione nei suoi confronti, e della famiglia tutta forse, evitavamo di affrontare la questione e cercavamo di giustificare queste sue capacità come il risultato di stimoli forniti da noi dai genitori: “ i bambini di oggi sono molto più svegli di quanto fossimo noi alla loro età”. Man mano che Paolo cresceva però si erano evidenziate sempre più le differenze con gli altri bambini, all'asilo pur essendo molto vivace e aspirando (da figlio unico) a trovare amici, aveva difficoltà a creare legami. Era sempre in movimento, sempre in agitazione ed un parlava di continuo, ma fin qui nulla che ci facesse pensare alla plusdotazione. Con il passaggio alla scuola elementare ecco emergere in lui alcune profonde passioni che non trovavano origine in noi genitori, pur avendolo accompagnato in queste nuove scoperte, non avremmo potuto in alcun modo aver trasmesso un interesse profondo che non ci era mai appartenuto. In sintesi, Paolo cominciò a divorare letteralmente libri, con una predilezione particolare per quelli sui dinosauri, arrivando a possedere una conoscenza enciclopedica sull’argomento, come altrettanto enciclopedica si può definire la sua conoscenza dei miti greci, altre grande sua passione, senza escludere tutto ciò che riguarda le scienze naturali e la vulcanologia, ma più di tutto spiccava una propensione a porre domande su questioni etiche ed esistenziali. I primi 5 anni di scuola elementare sono passati così , caratterizzati anche da una memoria fuori dall'ordinario e da un problema di cattiva grafia (disgrafia?), di cui però le maestre non sono sembrate preoccuparsi e occuparsi. Ovviamente i risultati scolastici sono stati ottimi, Paolo ha concluso tutti gli anni con il massimo dei voti in tutte le materie. Sul fronte della socializzazione invece problemi sempre più rilevanti e difficoltà a legare con gli altri compagni. Primo anno della scuola media, crediamo che Paolo, all’età di 11 anni, sia in piena preadolescenza, la sua crescita fisica è rilevante, ma a questa non sembra accompagnarsi una maturità emotiva in linea con l'età. Ha difficoltà ad integrarsi ed ad accettare il sistema scolastico, se un argomento lo interessa ottiene la sua massima attenzione, altrimenti non lo ritiene neanche degno di essere trascritto sul diario come compito da svolgere. Non parliamo delle relazioni con i compagni con cui, aspirerebbe ad avere un rapporto alla pari ma, non riesce a trovare punti in comune che possano durare nel tempo. In più, nei due anni precedenti ha sviluppato una coscienza di sé molto forte, un contrasto tra il suo essere emotivamente ancora più piccolo dell'età anagrafica ed un senso delle sue capacità cognitive che determinano frequenti contrasti con compagni e adulti di riferimento.

Negli anni ha messo da parte le sue passioni, anche se, avendo una memoria fuori dal comune, continua a mantenere conoscenza di tutto ciò che ha letto e per cui ha trovato di interesse passato. Sicuramente dall’ambiente scolastico sono arrivati nuovi stimoli, la letteratura ha suscitato in lui un profondo interesse, ricordo che ha divorato, appena acquistato, il testo di antologia ed ha continuato a leggerlo e rileggerlo per tutto l'anno scolastico chiedendoci approfondimenti dei brani che più lo interessavano, impegnandosi in una lettura serale, poco comune per la sua età, ahimè portando a casa una collezione di note per non aver svolto i compiti assegnati.

……to be continued

Contributi online

Videopillole, articoli, webinar, condividi anche tu, tagga Apicì aps, usa l'# Insiemeperlagiftedness dal 13 al 20 di Ottobre.

 
Webinar gratuito di Mercoledì 18 alle 18:00 su G-Meet con la dr.ssa Ermelinda Maulucci: "Dialogo sulle doppie eccezionalità".
Il nostro incontro con la doppia eccezionalità- Racconto di una famiglia -
Edizione Speciale di Ramificando- Incontro gratuito sulle Dissincronie e la multieccezionalità - Giovedì 19 alle 20:30 su G-meet. Moderatori Fabrizio Bertini, Claudia Ghislanzoni e Carmen Fato.
#Insiemeperlagiftedness- Edizione Speciale di Ramificando - incontro gratuito

"Dissincronia e compensazione: la fatica invisibile dei multi-eccezionali"


Incontro gratuito per tutti - I moderatori saranno:
 Fabrizio Bertini,  
Claudia Ghislanzoni e Carmen Fato per Apicì aps.
Clicca il pulsante in basso per partecipare!

Amico della Giftedness 2023

Nell'accogliente cornice del "Timo Restaurant" di Reggio Calabria, Apicì aps ha conferito ad Emilia Amodio e all'associazione Arborescienza  il riconoscimento "Amico della giftedness" per l'anno 2023 con la consegna di una targa.
Arborescienza, prima associazione per bambini e ragazzi ad alto potenziale cognitivo e Plusdotati in Calabria, è stata pioniera della divulgazione di questi temi nel territorio calabrese.
La targa è frutto della collaborazione di tutti i soci di Apicì aps anche nella sua realizzazione grafica, sintetizza così, con uno stile unico, originale e riconducibile ad Apicì, il significato dell'amicizia e della collaborazione. 

Insieme per la Giftedness
attività sensibilizzazione

"Insieme per la Giftedness" I edizione

Grazie al supporto volontario di specialisti e genitori Apicì aps propone le attività per Dicembre 2022 e Gennaio 2023
gli eventi verranno pubblicizzati singolarmente sui social. Per info più dettagliate mandare una mail ad apicì.aps@gmail.com o cliccare sul pulsante -fai una richiesta- nella Home page del sito. Ti aspettiamo

Amico della Giftedness 2022

In data 30 novembre l'associazione Apicì aps, in occasione di un'entusiasmante visita con i soci e le famiglie al Planetario Pythagoras di Reggio Calabria, ha conferito alla professoressa Misiano e al planetario il riconoscimento "Amico della giftedness" per l'anno 2022 con la consegna di una targa.